Come evidenziato nella “UNESCO Recommendation on Open Science”, adottata nel novembre 2021, la Scienza Aperta si fonda sugli stessi valori che ispirano IIT, ossia qualità e integrità della ricerca, diversità ed inclusività, equità e benessere collettivo. Inoltre, non esiste Scienza Aperta e di qualità che non sia documentata e supportata dai dati, i quali devono essere correttamente gestiti e, ove possible, condivisi in maniera aperta.

In questo ambito, la maggior parte degli enti finanziatori ha introdotto requisiti stringenti per la condivisione aperta del sapere scientifico risultante dai progetti finanziati. I testi delle pubblicazioni scientifiche devono essere resi disponibili in accesso aperto, così come i dati e in generale i prodotti della ricerca devono essere ritrovabili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili per gli esseri umani e le macchine, secondo il significato dell’acronimo FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable).

Per questi motivi e per la sua vocazione all’innovazione, negli ultimi anni IIT ha potenziato significativamente le attività di supporto ai ricercatori in ambito Scienza Aperta e Gestione dei Dati della Ricerca, in uno sforzo che vede la collaborazione delle Direzioni di Research Organization, Information and Communication Technology e Legal Affairs.

La fase più importante del ciclo di vita dei dati e della ricerca è quella di pianificazione. Da qualche anno, quasi tutti gli enti finanziatori richiedono di redigere all’inizio dei progetti di ricerca un piano dettagliato di gestione dei dati o data management plan (DMP). IIT mette a disposizione dei propri ricercatori un supporto professionale per la scrittura dei DMP, che include linee guida e modelli personalizzati e specifici per le diverse discipline. Poiché le competenze da mettere in gioco sono molte e diversificate, è stato creato un gruppo di supporto ai DMP che coinvolge professionisti ICT, legali, di trasferimento tecnologico e di cura del dato.

Già da tempo, IIT ha adottato una policy interna di Sicurezza delle Informazioni che guida i ricercatori nella protezione dei dati in funzione del loro livello di rischio: in particolare, la gestione dei dati personali pone requisiti specifici in linea con i regolamenti e le leggi in materia di privacy. Per questo motivo, IIT fornisce un servizio di consulenza ai proprio ricercatori sia in ambito ICT sia in ambito legale per la corretta gestione dei dati personali e ad alto rischio.​ Inoltre, il servizio RDM si adopera per mettere a punto procedure e flussi di lavoro per la raccolta dei metadati e della documentazione necessari al riuso dei dati, nonché di soluzioni di storage e backup adeguate al volume e alla natura dei dati stessi.

IIT ha aderito ai principali contratti trasformativi nazionali che supportano la transizione verso un modello di editoria scientifica completamente in accesso aperto. Inoltre, è stato messo a punto un archivio istituzionale per i dati della ricerca, IIT Dataverse. Questo strumento permette di condividere i dati secondo i principi FAIR, di renderli citabili e di collegarli alle pubblicazioni scientifiche tramite identificatori digitali persistenti. IIT Dataverse è una delle prime installazioni italiane di Dataverse, un’applicazione web sviluppata da Harvard University e adottata da numerose università e istituti di ricerca in tutto il mondo. IIT Dataverse è censito nel catalogo re3data.org, è integrato con OpenAIRE Explore e risponde ai criteri individuati dalla Commissione Europea per la definizione di “trusted repository”. Il servizio RDM di IIT ha prodotto inoltre diverse linee guida e procedure per aiutare i ricercatori nella corretta condivisione dei dati, sia in IIT Dataverse sia in altri archivi.

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